RTO con l’Arbitro Internazionale CAN5 Nicola Maria Manzione

 
Anche la sezione di Rimini non si ferma continuando la sua formazione attraverso l’esperienza della videoconferenza. La prima riunione tecnica obbligatoria “a distanza” ha visto la piacevole presenza di Nicola Maria Manzione, arbitro internazionale futsal della sezione di Salerno.
 
Più di 65 sono gli arbitri che si sono collegati per conoscerlo e per conoscere il mondo del Futsal. Si può definire Nicola un arbitro atipico perché non ha mai arbitrato una gara di calcio a 11, iniziando nel 2003 subito il suo percorso nel calcio a 5. Ora Nicola non solo è arbitro della nostra Serie A, ma è anche arbitro internazionale dalla stagione 2013/2014, riuscendo a raggiungere i massimi livelli nonostante non abbia mai calpestato un campo in erba. 
Il prestigio della RTO non si è concluso con la presenza di Nicola, poiché sono intervenuti anche altri nomi di rilievo per l’AIA: Michele Conti, componente del Comitato Nazionale, Sergio Zuccolini, presidente del Comitato Regionale dell’Emilia Romagna, e infine Andrea Sabatini, componente del Comitato Nazionale per il Calcio a 5.
 
La volontà di Nicola non era quella di spiegare le regole del Futsal, ma il suo obiettivo era far riflettere sulle differenze e sulle similitudini tra il calcio a 11 e il calcio 5, non solo quelle ben visibili di primo acchito come le dimensioni del campo (in media 40m x 20m, molto inferiori rispetto a quelle di un campo a 11 110m x 55m in media) oppure il numero di giocatori in campo per squadra (5 invece che 11), ma anche quelle differenze meno percepibili che rappresentano il fascino del Futsal: stiamo parlando della densità di calciatori presenti, molto più elevata rispetto a un match di calcio a 11, che produce un cambio di paradigma del gioco. Se infatti l’arbitro si ritrova a una distanza più vicina rispetto al gioco, aumentano i dettagli da dover valutare, incrementando quindi anche il numero di decisioni da prendere. Serve reattività, presenza effettiva in campo, velocità nei primi passi… Aumenta anche la pressione intorno al campo con il pubblico estremamente vicino, per non parlare delle panchine. Maggiore tensione che l’arbitro deve saper gestire con personalità, autorevolezza e temperamento, senza farsi intimorire da essi. La personalità dell’arbitro interagisce e influenza in modo decisivo tutta la prestazione. È sottoposto a pressioni interne ed esterne che deve continuamente controllare al fine di mantenere la gara entro normali parametri di gioco. Deve essere inoltre in grado di fare prevenzione, evitando situazioni critiche e intervenendo tempestivamente in caso di provocazioni tra calciatori o mass confrontation. Ancora più che nel calcio a 11, il modo di rapportarsi ai calciatori e a coloro che si trovano in panchina è una chiave importante, un modo per arrivare al successo in una direzione di gara. 
 
In seguito, Nicola ha scelto di continuare la serata proponendo, in particolar modo ai giovani arbitri della nostra sezione, la visione di video tecnici in cui si è voluta rimarcare la difficoltà dell’arbitro nel classificare i falli e i provvedimenti disciplinari basandosi sui principi regolamentari del calcio 11 e ricordando che per prendere la decisione giusta è importante saper leggere la gara rimanendo sempre concentrati. Durante questi video è venuta a galla un’altra difficoltà del Futsal cioè la presenza di due arbitri e quanto sia fondamentale la loro sintonia e la loro corretta collaborazione per mantenere l’uniformità di giudizio.
 
La lezione tecnica presieduta da Manzione ha avuto come scopo principale quello di promuovere la conoscenza e la passione per uno sport come il Calcio a 5, finendo con l’invito per i tanti ragazzi della sezione presenti a provare a misurarsi con il futsal.