Riunione Tecnica con Davide Massa, Arbitro Internazionale della sezione di Imperia.

“La visita degli arbitri nazionali può sembrare un regalo dei vertici alle sezioni, invece mi accorgo che vivere realtà come quella di questa sera è un regalo che voi fate a me”. Con queste parole l’ospite nazionale Can A Davide Massa ha salutato e concluso la  Riunione Tecnica molto partecipata di ieri sera presso la Sezione di Rimini.

Da subito, Davide ha dimostrato cosa significa essere un “grande arbitro”. Infatti, oltre a essere uno tra i migliori in campo nazionale e internazionale, il collega di Imperia ha fatto subito capire quali siano gli ingredienti necessari per arrivare in alto: serietà, professionalità, preparazione atletica, ma soprattutto una enorme disponibilità, rivolta in particolare ai colleghi più giovani.

E’ stato proprio Davide a volersi allenare al Polo Sezionale assieme a tutti i ragazzi presenti, prima di spostarsi in Sezione, dove Massa ha preferito ai video sulla casistica o agli aspetti prettamente tecnici, parlare della sua esperienza personale come arbitro, attraversando gli anni della sua lunga e precoce carriera. E soprattutto ha toccato molti aspetti e stati d’animo che qualunque arbitro prova ogni settimana, ma di cui si parla pochissimo: l’ansia della partita, lo stress e la pressione psicologica. L’unica soluzione per emergere da tutti questi problemi è essere arbitri, dentro e fuori dal campo. Essere arbitri significa dover prendere delle decisioni importanti prima degli altri, diventare uomini prima degli altri, affrontare la vita con correttezza e rispetto.

Una platea attentissima, lo ha ascoltato per quasi un’ora, prima di passare alle moltissime domande, che Davide ha ascoltato interessato e a cui ha risposto puntualmente.

La serata si è poi conclusa con un rinfresco preparato e offerto dai ragazzi del CRA, a coronamento di una serata che ha soddisfatto ed emozionato tutti, dai più  giovani ai più  esperti, consapevoli di essersi arricchiti arbitralmente e personalmente e sicuri di avere conosciuto un “grande arbitro”.